Ormeggio
Che sera, sull’acqua tenera e scura
dove si specchiano luci violente,
e i flutti battono la pietra dura
dove si affaccia il molo a ponente
Che sera, sulla lanterna dormiente
che accenna la via nell’acqua che sale
e discende, sulle tue labbra spente
e umide, sui fischi del maestrale.
Che sera, sulle barche assopite
e sui gozzi, smangiati dal sale:
dormono quieti nell’acqua mite.
Passerà anche questa notte; sul mare
i pescatori le ultime cime
lascian filare;
sono i nostri ricordi
lasciati ad ormeggiare.
Marco Auciello